• Pubblicata il 21/06/2005
• Autore: Vittorioi

Mia moglie e le altre - Agrigento Trasgressiva

Ho 45 anni e mia moglie Laura ne ha 12 di meno. E’ una bella donna snella ma ben formata, nata e cresciuta in latino america ma bianca e biondo scura. E’ molto calda, libidinosa ed è bisessuale. Eravamo in vacanza in campeggio, la prima volta che lo scoprii: simpatizzammo con una ragazza e ci mettemmo a giocare nel giardino del ristorante. “Toccala” mi sussurrò mia moglie. Io lo feci e poco dopo era nel camper con noi a bere una birra. Laura portò i discorsi su temi sessuali, decantando le mie doti di maschio. Cominciai a scherzare con Francesca e a toccarle il seno ma non mi lasciava andare oltre. Allora dissi che volevo fotografarle mentre si baciavano. Cambiai posto con Laura che si sedette al fianco di Francesca e cominciai a scattare. Si scambiavano bacetti sulle guance: “sulle labbra” dissi e così fecero. Con mia grande eccitazione vidi mia moglie che riusciva a farle schiudere le labbra e che, con la mano destra, le accarezzava un seno. Ma quando Laura forzò con la lingua le labbra di Francesca lei si ritrasse, si irrigidì e si alzò dicendo che se ne andava. Laura si sedette sul bordo del letto e riprese a parlare. “Spogliati” le dissi e lei lo fece. A questa vista, Francesca si accese. “Ok” disse, ma mi devo rinfrescare. Si infilò nel bagnetto del camper e, poco dopo, ne uscì completamente nuda. Dopo pochi istanti era sdraiata sul letto con le gambe aperte e le ginocchia sollevate, mentre mia moglie – carponi tra le sue cosce – affondava la lingua nella sua fighetta bruna, leccandola voluttuosamente. Mi sdraiai accanto a loro e cominciai a baciare in bocca Francesca che mugolava di piacere, sotto la lingua di mia moglie. Francesca gridò a lungo, scossa da una serie di orgasmi, poi prese il capo di mia moglie tra le mani, la staccò dal suo sesso e le disse che la voleva baciare. Fu il mio turno di leccare la succosa fighetta di Francesca, poi presi a masturbarle contemporaneamente la vagina e l’ano, infine la penetrai. Le scopavo la fighetta mentre guardavo eccitatissimo le bocche unite delle due donne, le loro lingue intrecciate, quindi sfilai il cazzo durissimo dalla sua fighetta e la sodomizzai. Francesca era una vera troietta caldissima: partì con una serie di orgasmi anali mentre lei e mia moglie si slinguavano appassionatamente. Le sfilai il cazzo dal culo e le dissi che era una vera puttanella e che le volevo sborrare in bocca. Feci sdraiare Laura e guidai Francesca a cavalcioni sopra di lei. Laura le afferrò le natiche, le allargò, e incominciò a leccarle il buchetto del culo. Francesca gridò dalla sorpresa e dal piacere. A mia volta mi misi a cavalcioni sopra le cosce di mia moglie, di fronte a Francesca, sconvolta dalla sensazione di quella lingua che lambiva il suo buchetto. “Sei una puttana lesbica peggio di mia moglie” l’apostrofai afferrandola per i capelli con la sinistra e, con la destra, la schiaffeggiai. Naturalmente, lo feci in modo da non farle male ma lo schiaffo schioccò sulle sue guance: lei si mise a gemere,: “sì, sono una vera puttana lesbica, castigami, picchiami” ansimò. La schiaffeggiai ancora, ripetutamente, insultandola con parole umilianti e strappandole gridolini di “dolore-piacere”. Le strinsi duramente un seno, le torsi ripetutamente i capezzoli: “sì, sì” ansimava “ancora, fammi più male”. Sempre tenendola afferrata per i capelli con la sinistra, mi chinai in avanti, sotto di lei, e le strofinai le dita della destra tra le labbra della figa: era fradicia di umori che colavano sul collo di mia moglie e la punta delle mie dita ne incontrò la lingua che guizzava su e giù dalla fine delle grandi labbra al buchetto del culo di Francesca. Laura affondò la bocca e il viso tra le natiche di Francesca e iniziò a sculacciarla, mentre io le infilavo due, poi tre e infine quattro dita nella fica. Ritrassi le mie dita tutte bagnate degli umori della sua fica, rialzandomi. Francesca gemeva sotto i colpi che Laura le assestava sulle natiche, con gli occhi chiusi e le labbra semiaperte: le cacciai in bocca le mie dita grondanti. “Lecca, puttana! Senti il sapore della tua stessa fica!”. Poi, la feci piegare verso il mio cazzo che ormai stava per scoppiare. Il suo busto che si abbassava verso il mio ventre spinse indietro il suo bacino: la testa di Laura fu sospinta sul letto e vidi la fica aperta di Francesca scivolare sul mento e poi sulla bocca di mia moglie. Vidi la sua lingua che ricominciava a leccare quella bruna fighetta succosa, poi l’immagine fu nascosta dal viso di Francesca: “succhia puttana!” e feci scivolare le sue labbra semiaperte sulla mia cappella ormai rovente e giù giù fino a che la mia asta fremente non si arrestò contro la sua gola. Le lasciai libero il capo e – con le due mani, delicatamente – assecondai il movimento con cui incominciò a pompare il mio durissimo cazzo. Poi le bloccai la testa e incominciai a scoparla in bocca con foga. Ormai non ne potevo più. “Ti sborro in bocca, bagascia bocchinara” ed esplosi. Le inondai la bocca con molti lunghi schizzi di sborra. “ingoia vacca! Non perderne una goccia!!. Francesca, scossa da un ennesimo,lunghissimo orgasmo, inghiottiva appassionatamente ma, dopo un così lungo eccitamento, la quantità che emettevo era veramente notevole e le colava fuori dalle labbra. Laura sgusciò da sotto i nostri corpi e, masturbandosi furiosamente con una mano, venne a leccarmi l’asta raccogliendo con la sua lingua la sborra che colava dalle labbra di Francesca. Poi le spinse indietro il capo e la baciò in bocca infilando a fondo la sua lingua nella sua bocca ancora piena della mia sborra. Fu una rande esperienza el'imnizio di una nuoiva storia.

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