Sono la sua Troia - Agrigento Trasgressiva

Sono la sua Troia - Agrigento Trasgressiva

Da parecchi anni ho capito che il modo migliore per staccare la spina da tutto lo stress quotidiano è essere un'altra persona per qualche ora. Così quando ho voglia di rilassare il cervello divento quello che nessuno possa immaginare che io possa essere: una grandissima Troia. Iniziai qualche anno fa con molte paure e ripensamenti, a frequentare trans contattandoli da questo sito. Inizialmente ero molto timida (uso il femminile perché è così che mi sento quando deciso di staccare), ma col passare del tempo ho aumentato sempre più la mia sicurezza ed ho iniziato a comportarmi da troia con discreta naturalezza. Una sera di qualche mese fa, finito il lavoro, mi sento in vena di trasgredire . Navigo sul sito e trovo una trav molto interessante che ospita proprio vicino a dove lavoro. La chiamo e vado a trovarla. Apre la porta vestita solo di calze autoreggenti e scarpe con tacchi a spillo, mostrandomi subito l' enorme mazza ancora non dura. Appena entro mi accoglie con incredibile simpatia, mi mette subito a mio agio e capisce subito quelle che sono le mie volontà. Senza mai diventare offensiva mi fa capire subito che sarai lei a guidare il gioco. Mi fa indossare un perizoma, calze autoreggenti e delle scarpe con tacco altissimo e io mi sorprendo a comportarmi come una ragazzina al primo appuntamento col più figo della scuola. Sono totalmente nelle sue mani. Inizio ad occuparmi del suo bel cazzo, non lunghissimo ma molto largo e venoso con la cappella che sembra di seta. Lo succhio e lo lecco con avidità per diversi minuti, mi fanno male le mandibole ma non mi azzardo a lamentarmi o tantomeno a smettere. Tenere quel bel cazzone mulatto in bocca mi piaceva da morire. Poi mi dice di alzarmi perché voleva scoparmi e lo fa in piedi. Mi fa girare e mi infila da dietro. Lo fa entrare lentamente ma quasi subito inizia a cavalcarmi con colpi profondi. Mi fa gemere come non avevo mai fatto. Ero senza controllo e inizio a chiederle di venirmi in faccia. Ne sentivo proprio il bisogno. Mi accontenta ma solo dopo un po'. Prima doveva continuare a scoparmi. Sentivo che lo faceva con passione. Quando lo sfila si toglie il preservativo e mi avvicina il cazzo alla bocca. Riprendo a succhiarlo poi mi allontana leggermente la testa e comincia a segarsi velocemente mentre io la guardo negli occhi a bocca aperta pronta ad accogliere il suo caldo latte. Sarà l' eccitazione ma mi sembra un fiume. Mi ricopre la faccia e molto mi va giù dentro la bocca e con voracità ripulisco quello che rimane sul cazzi per poi continuare a succhiarlo ancora per qualche minuto con la faccia piena di caldo sperma che mi cola dal mento. In questo momento mi sentivo di appartenergli. Da quella sera sono tornata a trovarla diverse volte e ogni volta ho provato la stessa sensazione di devozione per quel tranv ed il suo gran cazzo. Mi sentivo come una Troia che prova piacere nel dare piacere al suo uomo. Naturalmente lei lo ha capito sfruttando la situazione a suo favore. Aveva una Troia pronta a fare tutto quello che desiderava e credo di aver fatto bene il mio dovere. Anche se avevo molta esperienza di cazzi alle spalle è stata lei a farmi sentire per la prima volta davvero una troia ed è stata lei a darmi il nome Eva. Purtroppo ora si è spostata ma mi ha promesso che tornerà per colmare le mie voglie e darmi di nuovo il suo buon sperma. Non vedo l'ora.

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