• Pubblicata il
  • Autore: MARZIA BORGHINI
  • Categoria: Racconti etero
UNA BELLA SORPRESA – 3° episodio – Rivoli (TO) - Agrigento Trasgressiva
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  • Autore: MARZIA BORGHINI
  • Categoria: Racconti etero

UNA BELLA SORPRESA – 3° episodio – Rivoli (TO) - Agrigento Trasgressiva

Lui le baciò il collo, poi le mordicchiò il lobo di un orecchio dicendo:
- E abbiamo fatto l'amore per la prima volta...
Sorridendo, Marzia si voltò verso di lui appoggiandogli le mani sulla nuca, e lo baciò profondamente. Interrompendo il bacio, Enrico le prese la mano e la condusse nell'abitazione. Faceva caldo e c'era ancora quel vecchio letto matrimoniale sgangherato con un materasso pieno zeppo di polvere. La casa era talmente distante da Rivoli che nessuno, nemmeno i drogati e i clochard, l'avevano mai frequentata.
Lei si rivolse al marito con mille domande che le passavano per la testa, ma prima che potesse farne due, lui la attirò a sé.
Le loro labbra si incontrarono di nuovo, la sua lingua scivolò nella sua bocca attorcigliandosi all'altra. Le sbottonò la camicia, facendola scivolare dalla spalla, lasciandola cadere dolcemente sul pavimento. Lei lottò per togliergli i pantaloni mentre lui le slacciava il reggiseno. Le prese entrambe le mammelle mettendo i capezzoli in bocca uno alla volta. Si inginocchiò slacciandole i jeans e le baciò l'ombelico e il pube ancora coperto dallo slip. Marzia gli mise le mani sulle spalle, sfilando pantaloni e mutande. Enrico le passò le mani sulle gambe nude e la girò per morderle il culo, le leccò l'interno delle cosce, tracciando l'esterno della sua figa con le dita prima di tuffarsi profondamente con la lingua.
Le sorrise e sollevò le gambe di lei fin sulle spalle, poi immerse il suo fallo eretto profondamente nella sua figa bagnata. Gemevano assieme, mentre lui iniziava con lentezza a spingere l'uccello più in fondo, e lei alzava i fianchi per amplificare ogni spinta. Guardò profondamente nei suoi occhi mentre giocava con il seno. Abbassò le gambe, mentre lei si piegava selvaggiamente sotto di lui e giocava con il clitoride. Lo attirò verso la bocca baciandolo profondamente, mentre i suoi succhi gli inondavano la sacca scrotale.
Lui contraccambiò i baci, ma poi estrasse il pene, facendola alzare e cercando di mantenere il contatto con le sue labbra. La leccò sul collo e sulle mammelle, costringendola a ritardare ancora il coito vero e proprio prolungando il piacere. La sdraiò per farle godere al massimo il leccamento e la suzione, dal petto fino alla fica. Dopo aver raggiunto e slinguazzato il clitoride, assorbendo parte delle sue secrezioni, la sua lingua si fece strada profondamente in lei.

CONTINUA

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