• Pubblicata il 16/02/2006
• Autore: Beba

Vita strana - Agrigento Trasgressiva

Ho 19 anni e sono fidanzata da 4 con Silvio, che ne ha 24. E' stato il mio primo amore e con lui ho fatto l'amore per la prima volta. Con lui sto bene, mi tratta come se fossi di porcellana, mi fa sentire una regina. Da un pò usciamo con una coppia di persone un pò piu grande di noi e siamo molto affiatati.Lei, 28 anni, è rimasta incinta e da subito si è presentata una gravidanza a rischio, per cui è costretta a letto. Lui, Walter, 33 anni, è molto sotto pressione, perchè lei si è molto innervosita. Spessissimo sono da lei, io lavoro part-time, e provvedo alla spesa ed ai lavoretti di casa. Silvio mi raggiunge verso sera e ceniamo tutti insieme. Mi accorgo che la mia presenza aiuta a calmierare le acque in quella famiglia, e mi sento utile. Sono serena, penso che la mia vita non potrebbe andare meglio, fino al momento in cui Walter mi chiede di andare con lui in una fattoria ad acquistare del vino. Durante il viaggio mi parla, mi esprime il suo disagio con la moglie, piange. Ferma la macchina, siamo in aperta campagna, e si accascia sul volante singhiozzando. Io non so che fare, cerco di calmarlo. Gli metto un braccio attorno alle spalle, lui si volta e mi abbraccia. Lo stringo a me, giuro, senza malizia. Lui inizia a baciarmi sul collo, sulle guance. Cerco di allontanarmi, ma lui mi stringe più forte e mi mette la lingua in bocca, spinge con forza. Non so perchè, quali meccanismi scattano: all'improvviso cedo e rispondo al suo bacio così invadente. Le sua mani scorrono sul mio corpo, sotto gli abiti leggeri (è settembre). Mi stringe i seni, prende i capezzoli fra le dita e li stimola con una foga da farmi male, senza mai liberarmi la bocca dalla sua lingua. Sono in affanno, ansimo, ho un gran caldo. Sono scossa da un tremito e il cervello sembra annacquato. Le sue mani scivolano in mezzo alle mie gambe, si infilano sotto gli slip, che mi rendo conto essere già bagnati. Credo di morire dalla vergogna e intanto continua a succhiare la sua lingua che mi sembra immensa. Mi accarezza prima a mano aperta, poi inizia ad infilare le dita dentro e fuori di me. Ha una spinta, una violennza che non ho mai vissuto e non credevo di vivere. Sono spaventata, ma non voglio che smetta. Mi viene da piangere, mi sento sporca e in colpa, ma non voglio che smetta. Continua a lungo, sento male, quando finalmente mi libera la bocca, il tempo di consentirgli di slacciare i pantaloni e tirare fuori il cazzo. In realtà non grande, poco più di due dita, lucido perchè inumidito da suoi umori. Mi tira sopra di lui e lo cavalco. La mia figa è stretta, nonostante tutto il suo lavoro. Quando entra io mi sento morire, sento le pareti della mia vagina contrarsi e dopo diversi minuti lui viene senza che ci siamo mossi, solo per effetto delle mie contrazioni. Mi fa ritornare a posto e mi bacia sulla guancia. Mi dice: Brava bimba, questo è il nostro segreto. Da adesso sei la mia puttana, tu sai che non puoi più fare a meno di me. Lasciami fare e ti faccio fare un viaggio dal'inferno al paradiso.
Io mi metto a piangere, sono davvero spaventata. E mi vergogno tantissimo. Mi riporta a casa e mi saluta allegramente. Poi c'è un'altra puntata.

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